Parte l'accordo di partnership tra Alitalia e China Eastern per i nuovi collegamenti diretti tra Italia e Cina in codeshare. La presentazione ufficiale dell'intesa e' stata fatta dal presidente di Alitalia Roberto Colaninno, dall'ad Rocco Sabelli e dal numero uno di China Eastern Ma Xulun. I nuovi voli collegheranno Roma con le due principali metropoli cinesi, Pechino e Shangai. Nel dettaglio a partire dall'estate, China Eastern operera' voli Roma-Shangai in codesharing 4 volte a settimana con Airbus A340 con 3 classi di viaggio. A partire dal 1 giugno Alitalia operera' nuovi voli tra Roma e Pechino in codesharing con China Eastern.
I voli saranno effettuati anche qui 4 volte a settimana (5 da ottobre) con Airbus A330. "Un posizionamento forte sul mercato domestico e' la condizione necessaria per competere sul mercato internazionale - ha detto Sabelli -. L'accordo era previsto per il 2012 ma l'abbiamo anticipato perche' il momento era maturo. Abbiamo fatto un lungo corteggiamento a China Eastern e l'intesa e' importante perche' la Cina e' il terreno su cui si svolge una battaglia cruciale". Sabelli ha confermato che Alitalia non perde quote di mercato ma che anzi e' stabilmente intorno "al 52-53 per cento del mercato domestico considerando le low cost. Senza le low cost la quota e' anche maggiore" e che i conti del 2010 "su cui contavamo di dimezzare le perdite, chiuderanno meglio del previsto e prevediamo di raggiungere il pareggio operativo nel 2011".
I voli saranno effettuati anche qui 4 volte a settimana (5 da ottobre) con Airbus A330. "Un posizionamento forte sul mercato domestico e' la condizione necessaria per competere sul mercato internazionale - ha detto Sabelli -. L'accordo era previsto per il 2012 ma l'abbiamo anticipato perche' il momento era maturo. Abbiamo fatto un lungo corteggiamento a China Eastern e l'intesa e' importante perche' la Cina e' il terreno su cui si svolge una battaglia cruciale". Sabelli ha confermato che Alitalia non perde quote di mercato ma che anzi e' stabilmente intorno "al 52-53 per cento del mercato domestico considerando le low cost. Senza le low cost la quota e' anche maggiore" e che i conti del 2010 "su cui contavamo di dimezzare le perdite, chiuderanno meglio del previsto e prevediamo di raggiungere il pareggio operativo nel 2011".

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